Quest'anno il calcio italiano sta facendo i conti con uno scandalo che ha riportato alla mente quanto successo nell'estate del 2006. Per i lettori più giovani ma non solo parliamo di un anno che è passato alla storia per il trionfo dell'Italia ai Mondiali ma anche per quanto successo nelle aule dei tribunali, con le penalizzazioni di Fiorentina, Lazio, Milan ma anche e soprattutto della Juventus, retrocessa in serie B. Proprio i bianconeri ora stanno rivedendo i fantasmi di quanto successo ormai 17 anni fa e sanno che in questa stagione (o per la prossima) rischiano ancora molto grosso.

Calciopoli e pronostici

Tutto emerse nella primavera del 2006, con il campionato quindi ancora in corso e la Juventus che era lanciata verso la conquista dell'ennesimo tricolore. I pronostici ormai erano tutti per i bianconeri, che anche l'anno prima si erano imposti a livello nazionale, ma la Figc confermò le voci che ormai si inseguivano da mesi, aprendo una vera e propria indagine su episodi di presunta corruzione nel mondo del calcio. Episodi che finivano con il falsare il risultato delle partite e quindi del campionato stesso, con buona pace dei protagonisti, dei tifosi e degli scommettitori. In un clima surreale vennero così disputate le ultime giornate, pur sapendo che tutto sarebbe stato decisio in tribunale e i risultati del campo sarebbero serviti poco a nulla. Emblematica in questo senso la festa tricolore a Bari degli uomini allenati da Fabio Capello, la cui gioia durò ben poco.

Calciopoli, le intercettazioni

Dalle intercettazioni telefoniche relative alla stagione 2004-2005 emerse un quadro clamoroso, che vedeva coinvolti l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto, il direttore generale e dell'amministratore delegato della Juventus, rispettivamente Luciano Moggi e Antonio Giraudo, e il vicepresidente della FIGC, Innocenzo Mazzini. La lista dei protagonisti coinvolti era però lunghissima. La situazione come detto non riguardava solo la Juventus che però alla fine fu la società colpita in modo più pesante a livello di sentenze, in quanto riconosciuta colpevole di una fattispecie di illecito associativo.

Calciopoli, la Juventus

Alla Juventus fu revocato il titolo di campione d'Italia 2004-2005 mentre non le fu assegnato nemmeno quello 2005-2006 in quanto retrocessa d'ufficio all'ultimo posto in classifica (nonostante l'esito di quest'ultima stagione non sia mai stato oggetto di discussione a livello sportivo e ordinario). La Juventus scese così per la prima volta in Serie B e dovette scontare anche un'ulteriore penalizzazione di punti — in origine 30, poi ridotti a 17 e infine a 9 — nella classifica del campionato cadetto successivo che comunque si chiuse con la promozione e il ritorno nella massima serie di Alessandro Del Piero e compagni. Ci vollero anni però prima di rivedere la società piemontesse primeggiare in Italia e in Europa.

Calciopoli, il Milan e l'Inter

Penalizzazioni di varie entità furono inflitte anche a Fiorentina, Milan, Lazio, Reggina e Arezzo, da scontare in parte nel campionato di Serie A 2005-2006 e in parte in quello successivo. I rossoneri in particolare non 30 punti in meno si qualificarono comunque per i preliminari di Champions League, competizione che poi vinsero. Ad Atene nel 2007 gli uomini di Ancelotti si laureano per la settima e per ora ultima volta campioni d'Europa. L'Inter invece ne approfittò per conquistare a tavolino uno scudetto che fu il primo di una serie di altri titoli ottenuti poi sul campo fino al 2010, anno del Triplete. Curiosamente quest'anno Milan e Inter si ritrovano faccia a faccia in semifinale di Champions League, il tutto mentre stanno battagliando per qualificarsi per la prossima edizione della massima competizione europea proprio con la Juventus. I bianconeri si sono visti prima togliere e poi restituire 15 punti ma non è ancora finita e oggi come allora l'estate si preannuncia calda e lunga.