Grazie ai 32 trofei conquistati con le squadre di club, Ettore Messina è sicuramente uno degli allenatori europei più titolati nella storia. Di origini catanesi, ma sin da piccolo residente a Mestre, ha iniziato la carriera di coach già all’età di 16 anni proprio nelle giovanili del Basket Mestre, diventandone responsabile nel 1980 a 21 anni. La volontà e la capacità di assumersi le responsabilità diventeranno infatti uno dei temi più citati dall’allenatore siciliano. Dopo una breve esperienza da vice a Udine, passa alla Virtus Bologna dove lavora al fianco di Sandro Gamba, Alberto Bucci e Bob Hill. Nel 1989 invece, a soli trent’anni, viene scelto come primo allenatore della Virtus e vince immediatamente una Coppa Italia ed una Coppa delle Coppe, primo trofeo continentale della squadra emiliana.

In carriera, prima di approdare all’Olimpia Milano nel 2019, allena anche la Nazionale, la Pallacanestro Treviso, il Cska Mosca e il Real Madrid. Inoltre, vanta anche due esperienze importanti in Nba, venendo nominato consulente per i Lakers nel 2011/12 e vice allenatore dei San Antonio Spurs dal 2014 al 2019.

Le statistiche di Ettore Messina

Oggi, prima di fare un pronostico, sia nel basket che in qualsiasi altro sport, è sempre buona norma fare un’analisi approfondita delle statistiche storiche e delle statistiche in corso di squadre ed allenatori.

Ad esempio, per le Final Eight di Coppa Italia 2023, nonostante le statistiche in corso evidenziate dalla redazione di terrybet.news parlavano di una Olimpia Milano in crisi di risultati, la squadra allenata da Ettore Messina restava comunque la favorita al titolo, almeno secondo le quote dei principali bookmaker. D’altra parte però, la Virtus Bologna poteva rappresentare una buona scommessa, in quanto condivideva proprio con l’Olimpia Milano il primato di Coppa Italia in bacheca (8). I tipster infatti, avevano scoperto che la scommessa antepost “Virtus Bologna Vincente Final Eights” era quotata 2.70 su Terrybet, 2.50 su Goldbet e 2.50 su Better.

L’Olimpia Milano inoltre, era favorita anche in virtù delle statistiche di Ettore Messina, le quali lo vedevano come uno specialista della Coppa Italia, avendone vinte già 9 in carriera. Nel suo palmares inoltre, rientrano anche 5 campionati italiani, 2 supercoppe italiane, 4 Eurolega, 1 Coppa delle Coppe, 6 campionati russi, 2 coppe russe e per finire, 3 VTB United League.

Ettore Messina e Olimpia Milano

Ettore Messina è approdato all’Olimpia Milano nel 2019, ma la prima stagione è stata sospesa a causa della pandemia. Nel 2020 si aggiudica la Supercoppa Italiana, nel 2021 viene sconfitto in finale di Serie A dalla sua ex Virtus Bologna, mentre nel 2022 si riscatta con la vittoria del campionato italiano e della Coppa Italia.

A Milano inoltre, Messina ha la fortuna di incrociare sul suo cammino uno dei personaggi più celebri del basket italiano: Luigi Datome. La coppia, oltre a restituire alla squadra un profilo internazionale, diventa promotrice di importanti valori. Nell’ottobre del 2020 sono entrambi ospiti al festival dello sport, mentre Datome, già protagonista di attività benefiche negli anni precedenti, nel 2022 è sceso in campo a favore di “One Team”, il progetto di responsabilità sociale di Eurolega.

Le migliori frasi e i valori comunicati da Ettore Messina

Da alcune citazioni di Messina, si evince facilmente che tra i suoi valori di riferimento ci sono la responsabilità, l’autodisciplina e il rispetto delle regole. Tra i temi toccati, non manca poi l’attenzione verso le nuove generazioni, la cui notevole distanza culturale da quelle precedenti, spesso crea difficoltà e incomprensioni all’interno delle realtà sportive. Tematica tra l'altro toccata molto spesso anche da altri coach, tra cui l’allenatore di calcio Gennaro Gattuso.

“I campioni e i problemi sono uguali ovunque. Ma le ultime generazioni faticano di più a capire che serve sacrificio per essere all'altezza delle proprie attese. Problema nostro: tocca a noi entrare nella loro testa e aiutarli.”

“Lo sport è lo specchio della società. L'aggressività, la superficialità, l'egoismo che si vedono nell'aula del nostro Parlamento non sono gli stessi che vediamo sui campi di pallacanestro? Gli esempi sono questi. Ci mancano una leadership responsabile e l'autodisciplina: io ho avuto maestri, scuola, famiglia, amici, università. Adesso ci si chiude con le cuffiette, vedo crescere una forma di individualismo difficile da rompere.”

“Sulle regole non vorrei fare un discorso semplicistico, perché ci sono dei casi che meriterebbero molta attenzione. Però chiaramente in un gruppo ci devono essere delle regole che non devono essere imposte ma condivise e chiare. Rispettare le regole solo perché c'è qualcuno pronto a punirti non ha senso, si deve arrivare ad un'autodisciplina. Di solito i gruppi maturi sono formati da persone che riconoscono il valore delle regole e sanno quando fare un passo indietro per favorire un compagno o un collaboratore, ma sanno anche quando è il momento di prendersi delle responsabilità sulle spalle perché hanno la capacità e il talento per farlo che altri non hanno.”

“È disciplinato quell’attaccante che sa capire chi è nella migliore posizione per fare un tiro. E se quel giocatore è lui, passare non significa essere un bravo soldato ma rifiutare la propria responsabilità. Autodisciplina, durezza mentale e voglia di sacrificarsi in difesa sono i tratti che le squadre vincenti di qualsiasi livello e continente hanno in comune, e non può essere un caso. È autodisciplina anche dire ai compagni: «Scusate, oggi abbiamo perso per colpa mia perché non ho giocato al mio livello.”