In un contesto dove lo sport diventa veicolo di inclusione e coesione sociale, Regione Lombardia e la Federazione Italiana Bocce (Fib) hanno compiuto un passo significativo firmando un protocollo d'intesa che mira a valorizzare il gioco delle bocce come sport accessibile a tutti. L'accordo è stato ratificato a Palazzo Lombardia dalla sottosegretaria Lara Magoni e dal presidente della Fib, Marco Giunio De Sanctis.

Lombardia e Federazione Italiana Bocce, lo sport come strumento di inclusione

L'obiettivo del protocollo, come illustrato dalla sottosegretaria Magoni, è quello di sviluppare collaborazioni mirate per promuovere lo sport come strumento di inclusione sociale e di sostegno all'invecchiamento attivo, rivolgendosi in particolare alle persone con disabilità. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso il suo plauso per l'iniziativa, sottolineando l'importanza di integrare sport e attività fisica nella vita quotidiana dei cittadini.

Il carattere "intergenerazionale" e universale del gioco delle bocce

Magoni ha evidenziato il carattere "intergenerazionale" e universale del gioco delle bocce, che unisce giovani e anziani, sostenendo il valore dell'invecchiamento attivo. Ha inoltre ringraziato le Ats Bergamo e Varese Insubria per il loro ruolo attivo nel progetto, dimostrando come la salute e lo sport possano essere interconnessi per il benessere dei cittadini lombardi. Un ambizioso progetto futuro menzionato dalla sottosegretaria è la realizzazione delle "Olimpiadi delle Rsa", con l'intento di coinvolgere gli anziani in attività sportive e inclusive.

In Lombardia 300 società e circa 9.700 tesserati

La Lombardia si distingue per il suo impegno nel gioco delle bocce, con 300 società e circa 9.700 tesserati, dimostrando un ampio coinvolgimento a livello regionale. Questo sport, infatti, riscuote un notevole successo anche a livello nazionale, con significative cifre che ne testimoniano la popolarità. Nel quadro di questo protocollo, saranno istituite borse di studio per giovani atleti, come annunciato dal presidente De Sanctis, sottolineando l'investimento nella prossima generazione di giocatori.

Un ulteriore obiettivo è la riapertura del bocciodromo Comunale di Crema, essenziale per l'attività sportiva locale. L'iniziativa lombarda rappresenta un modello di come lo sport possa fungere da catalizzatore per l'inclusione e il benessere, evidenziando il gioco delle bocce non solo come tradizione, ma anche come strumento di coesione sociale e salute fisica.